…perché quando hai toccato il fondo e rivedi la luce non puoi che sentirti libero!
E' risaputo, la salvia è una pianta aromatica dalle molteplici proprietà: si utilizza in cucina per insaporire varie pietanze, ma anche in erboristeria per le sue qualità antibatteriche e antisettiche.
Non per nulla, sin dall’antichità, e mi riferisco ai tempi degli egizi, dei romani, fino al Medioevo, la salvia era stata soprannominata salvatrix, che salva.

Ed è una storia di salvezza quella legata alla mia pianta di salvia, di rinascita e di libertà; sì, libertà, perché quando hai toccato il fondo e rivedi una nuova luce non puoi che sentirti libero!
La salvia rigogliosa che vedi, piena di fiori e foglie carnose e profumate, circondata da un via vai di api, bombi e farfalle, tre anni fa era ridotta a pochi rami stecchiti, che una mano invidiosa e possessiva aveva volutamente privato, nel pieno del suo sviluppo, dei suoi attributi più belli, prima di congedarsi definitivamente (per fortuna!) dalla vita della mia famiglia.
Non sto qui a esprimere un giudizio su quel gesto cattivo e insensato, anche perché si commenta da solo.
Piuttosto…è il significato che è emerso riflettendo su questo spiacevole episodio: “Post fata resurgo!”, ovvero, “Dopo la morte torno ad alzarmi”

Questo è il motto della Fenice, uccello mitologico, capace di rinascere dalle proprie ceneri. Esso è per molte culture simbolo della forza vitale, simbolo di coloro che nonostante le sofferenze inflitte dalle circostanze riescono a risollevarsi dalle avversità della vita e a vincerle.

Così è stato tre anni fa e l’ho capito osservando la pianta di salvia, col senno di poi: perché c'è sempre da imparare da ciò che ci accade, non si tratta mai di eventi fine a se stessi.

Se fosse davvero così, ok per quelli belli, positivi, ma quelli dolorosi? o che generano dispiacere, impotenza, senso di ingiustizia, come la mettiamo?
Non mi va di pensare che siano lì a caso, né tantomeno possiamo permettere loro di schiacciarci.



Per questo mi piace capire a fondo, riflettere sugli eventi, e non solo quelli accaduti a me, come questo che ti ho portato ad esempio;
Che dire, sono costantemente alla ricerca del significato profondo delle cose e quando l’ho trovato non posso fare a meno di celebrarlo con un bijoux!
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Perché credo che fissare i ricordi per indossarli, per tenerli ancor più vicini al cuore come qualcosa di prezioso e di intimo, sia una cosa meravigliosa e che fa bene a noi stessi, prima di tutto, in quanto ci aiuta a mantenere un legame profondo e indelebile con la nostra storia.

Credo che trasformare i ricordi in qualcosa di esteticamente gradevole, sia un modo per regalare benessere a chi se ne veste, e dà l'opportunità di raccontare fatti, volti, date, profumi….attraverso colori, forme, simmetrie, creando occasione di condivisione e di relazione, e non è poco!
In questo, inoltre, si esprime pienamente, secondo me, il senso di unicità e di armonia alla base dell'handmade, perché il modo in cui ciascuno sceglie di vivere e di farsi influenzare da un determinato evento è una sua esclusiva prerogativa.
Di questo ne riparleremo, te lo prometto, è un argomento troppo importante per accennarlo appena.
Puoi dirmi la tua, intanto, lasciando un commento, sarà bello confrontarsi.
Inoltre, sul mio profilo Instagram puoi trovare approfondimenti sulle caratteristiche tecniche di questa collana.